“Mai avere rimpianti: se è andata bene è meraviglioso, se è andata male è esperienza.” E.B.
Capita spesso di trovarci faccia a faccia con i rimpianti. Rimuginare sugli errori e rimuginare sul passato è un meccanismo pericoloso che ci consuma lentamente. Pensiamo al passato, a ciò che è stato, ritenendo che non sia andato bene. Al fatto che avremmo potuto fare scelte diverse, che avremmo potuto vivere diversamente. I ripianti ci bloccano nel nostro passato, corrodono la nostra mente e non ci fanno essere nel presente.
“Non piangere sul latte versato”
Diverso è prendere in considerazione il passato, analizzandolo, ricordando, per cercare di capire come poter agire diversamente. Per comprendere quando e quanto le scelte che abbiamo fatto hanno condotto ad alcuni esiti o ad altri. Usare il passato come memoria per attingere informazioni. Per decidere come vivere meglio il presente è una buona scelta, utile a noi stessi.
Diverso è rimuginare sugli errori e rimuginare sul passato. Ricordare e poi dirsi che abbiamo sbagliato, giudicarci, condannarci, punendoci. Questo è inutile perché le scelte che siamo stati portati a fare, anche se le riteniamo “sbagliate”, o meglio, hanno dato esiti diversi da ciò che erano i nostri desideri, sono state fatte perché in quel momento non poteva essere fatto nulla di diverso. Perché le circostanze in cui ci trovavamo, lo stato d’animo, le conclusioni a cui siamo arrivati non potevano che condurre a quelle scelte. Poi le situazioni che si sono create, le conseguenze in relazione a quelle scelte ci hanno fatto fare delle considerazioni. Ci hanno portato a crescere, a maturare delle consapevolezze nuove, a dire che avremmo potuto fare delle scelte diverse. Queste esperienze sono preziose, utili, importanti, ma non per giudicarsi, bensì per crescere, per acquisire nuove consapevolezze.
L’esperienza come opportunità
La vita deve essere vista come un processo in evoluzione: di crescita, di consapevolezza, di apprendimento, di trasformazione.
Ha poco senso rimuginare sugli errori. Anche non riconoscerli, ha poco senso. Non mettersi in discussione è l’eccesso opposto.
Il giusto approccio è quello di non stare sempre a rimuginare sugli errori e rimuginare sul passato causandoci dolore e impedendoci di vivere il presente. Raccogliere la nostra storia, analizzarla, affrontarla, ricordare le difficoltà ha come obbiettivo andare oltre il giudizio, il rimpianto e vedere solo la possibilità di crescita, di apprendimento rispetto a ciò che viviamo. In questo modo potremo liberarci del passato comprendendolo e lasciandolo andare. Utilizzando l’esperienza acquisita per migliorarci, per trasformarci. Il passato è alle nostre spalle, il futuro è incerto, l’unica cosa che esiste è il presente. Dove possiamo agire per migliorarci rimanendo nel flusso dell’apprendimento e della crescita. Cogliendo questo movimento, allora possiamo vivere con pienezza il presente, in armonia. Più sereni. Liberandoci dai ripianti, dalle pene, dal giudizio.
per approfondire: vivere nel qui e ora
Monica Cerruti
Psicologa psicoterapeuta Firenze